
Era il 1954 quando un quotidiano partenopeo decise di lanciare un sondaggio tra i lettori per scegliere un nuovo simbolo per la Casertana.
In tale consultazione prevalse la proposta presentata da Gerardo Miscuzzi che disegnò un maestoso falco ritratto in volo con le ali spiegate.
Da quel momento il falco divenne una sorta di icona per i tifosi casertani tant’è che la squadra venne anche riconosciuta con il soprannome di “falchetti”. Sui gagliardetti, tuttavia, il simbolo del falco non comparve immediatamente.
Nei primi anni settanta venivano utilizzati vessilli con partitura rosso e blu che riportavano soltanto la denominazione sociale e l’indicazione della stagione sportiva.
Alla fine degli anni settanta i gagliardetti evolvono e mantenendo uno sfondo rosso e blu riportano uno stemma centrale a scudo al cui interno è presente un pallone sovrastato da un falchetto in volo.
Inoltre, su tale gagliardetto compare anche la scritta 1908 anno di fondazione della squadra. Il binomio scudo rosso blu e falchetto rimase una costante fino ai giorni nostri.
Ne fanno eccezione particolari tipologie di gagliardetti come ad esempio quelli realizzati al termine della stagione 1990 – 1991 per celebrare la promozione in Serie B oppure quelli realizzati nel 2005 con l’acronimo R.F.R. (Rinascita Falchi Rossoblù) Caserta, denominazione poi cambiata in A.S.D. Caserta Calcio dalla stagione 2006 2007.