Oggi parliamo di un esemplare del F.C. Metz risalente ad un periodo collocabile tra la fine degli anni Cinquanta e i primi Anni Sessanta.
Il ricamo non è tra quelli più pregiati usati in Europa in quel periodo basti pensare agli esemplari coevi utilizzati in Spagna, Inghilterra e Italia.
La scelta di pregio in questo gagliardetto riguarda le frange in canottiglia ed i pendagli insieme all’asta con le estremità tondeggianti che certamente conferiscono decisamente una certa una bellezza all’esemplare.
Lo stemma della croce di Lorena non poteva mancare sul gagliardetto poiché Metz è il “baricentro” di quella che un tempo era la regione della Lorena ora del Grand Est.
Questo simbolo ha un grande valore storico per la Francia in quanto rappresenta l’effige della liberazione contro l’invasore nazista ma non solo.
Qualche anno prima, esattamente nel 1902, la Croce venne scelta nell’ambito di una Conferenza internazionale di medicina come simbolo della lotta contro la tubercolosi.
Altra curiosità riguarda i colori bianco e un granata forse impallidito dal tempo.
Circa il colore societario è noto che l’originario bianco e nero, colori tratti dalle insegne cittadine, furono cambiati nel 1936 per volontà del Presidente del club in segno di rigetto verso la Germania la cui selezione nazionale indossava ai tempi un completo bianco e nero.
Il granata riportava alle origini del club in quanto era il colore del Cercle Athlétique Messin dalla cui scissione era nato il Metz.