Glasgow periferia sud della città, 1867.
Un gruppo di persone appartenenti alla Young Men’s Chatolic Association – YMCA, associazione che poi un gruppo musicale portò all’apice della notorietà negli anni Ottanta, fondano il primo club calcistico della Scozia. Oltre ad essere gli antesignani per eccellenza del calcio in Scozia, il club di Glasgow si fece promotore di importanti iniziative che vennero poi approvate dal Board che governava il calcio scozzese.
Tra la proposte l’adozione della traversa sui pali della porta, i calci di punizione per punire azioni fallose degli avversari compresi i calci di rigore ed infine la pausa tra i due tempi di gioco.
Pochi anni dopo la costituzione il Queen’s era così forte che 11 suoi giocatori indossarono la maglia della nazionale scozzese in occasione di un incontro con l’Inghilterra.
Da quel giorno, narra la leggenda, la Scozia utilizzò la maglia blu proprio per ricordare le casacche del Queen’s Park.
Si poneva quindi il problema di adottare una nuova tenuta da gioco e la scelta si orientò verso una casacca a strisce orizzontali bianche e nere a ricordare la tela di un ragno.
Proprio per questo motivo ai giocatori venne affibiato dai tifosi il nomignolo di “ragni”. Contestualmente venne mutato anche lo stemma societario che ai piedi dello scudo bianco e nero riportava un cartiglio con l’iscrizione latina “Ludere causa ludendi” ossia giocare per il gusto del gioco.
Il gagliardetto odierno ricorda i fasti di questa squadra, di diritto nella storia del calcio, e venne consegnato ad una squadra maltese nel corso di una amichevole giocata nel 1957.
I riferimenti citati in questo articolo sono tratti dal libro “I pionieri del pallone” di Maurizio Siviero che ringrazio.