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UN “GAGLIARDO” OTTANTOTTENNE ROSSONERO

1932. Ottantotto anni fa negli Stati Uniti, a Lake Placid, si tenevano i giochi Olimpici invernali ma anche, qualche mese dopo, a Los Angeles i Giochi della decima olimpiade. Nel vecchio continente il partito nazista avanza in Germania ottenendo la maggioranza alle elezioni, preambolo di un’era che avrebbe portato a guerre e catastrofi mondiali. Invece in Italia si apriva la prima edizione della Mostra Internazionale Cinematografica di Venezia, esce per la prima volta “La Settimana Enigmistica” e viene fondata Littoria, ora Latina. Calcisticamente parlando, in quegli anni il calcio italiano era dominato dalla Juventus che nella stagione 1932 – 1933 vinse il terzo scudetto consecutivo di quel periodo che i cronisti sportivi definirono “il quinquennio d’oro” per via dei cinque scudetti consecutivi aggiudicati dalla stagione 1930 – 1931 al 1934 – 1935. Per il Milan quella stagione non fu prodiga di soddisfazioni, anzi tutt’altro. I rossoneri, allenati dall’ungherese Jozsef Banas, ottennero soltanto l’undicesimo posto in campionato. In quella stagione brillò il centravanti Romani che segnò 19 goal. Fu l’ultimo campionato del capitano rossonero Mario Magnozzi che al termine della stagione rientrò nella sua Livorno.

Il Milan nella stagione 1932 – 1933 (Collezione Matteo Melodia)
Il Milan nella stagione 1932 – 1933 (Collezione Matteo Melodia)

Nel 1932, oltre alle sfide di campionato il Milan disputò varie amichevoli tra cui una, il 1 novembre, in quel di Siena contro la Robur Siena. Il Milan schierò la seconda squadra (che in quella stagione vinse il titolo nazionale di categoria), rinforzata soltanto da alcuni titolari e si aggiudicò l’incontro per 2-0. Cosi la Gazzetta dello Sport riportava in merito all’incontro:

L’esibizione della squadra milanista è stata delle più brillanti ed ha soddisfatto il numeroso pubblico per l’eccellente fattura del gioco ricco di intesa e di precisione, per la spigliata velocità, per la pronta intuizione dei temi svolti dal quintetto attaccante e da una mediana ottimamente centrata. Il comportamento della squadra senese è stato tuttavia onorevole. I bianco-neri hanno avuto modo anch’essi di mettere in mostra molti spunti di ottima fattura ed anche saputo non solo difendersi bene ma attaccare risolutamente quando hanno avuto il modo e la possibilità. Della squadra milanista sono molto piaciuti Cattaneo, Schienoni, Grilli e il giovanissimo Arienti. Il Milan ha iniziato la partita mettendo subito in mostra i migliori numeri del suo inesauribile repertorio; azioni piacevoli, eleganti, nitide alle quali i bianco-neri hanno risposto con azioni molto ben congegnate. Al 6′ calcio di rigore contro il Milan: il debole tiro di Lenzi è parato senza molta difficoltà da Cesana. Tre minuti dopo i rosso-neri sono in vantaggio: in una discesa in linea Gagliardi, avuto il pallone da Cattaneo, centra. Il tiro è ripreso di testa da Grilli che segna imparabilmente. Corner contro la Robur al 24′ senza esito. Nella ripresa vengono operate delle sostituzioni e spostamenti nella squadra senese che risente di tali rimaneggiamenti tanto che subisce per una buona mezz’ora il gioco dell’avversario. Verso il termine della partita la Robur riprende quota e impegna seriamente Cesana. Ma al 42′ su tiro di punizione di Cattaneo il Milan può segnare il secondo goal. Tre corners contro la Robur e due contro il Milan. Arbitro Piziolo del Gruppo Poderini di Firenze

Di quella partita riemerge ora la testimonianza più bella ovvero il gagliardetto del Milan consegnato, prima dell’incontro, alla squadra toscana dal Milan. Di formato pentagonale e con palatura rosso e nera, il gagliardetto riporta al centro lo stemma del Milan in uso in quel periodo costituito da un ancile al cui interno trovano posto righe verticali rosso e nere e la croce rossa in campo bianco simbolo della città di Milano. In campo allo stemma è riportato l’acronimo MFC ossia Milan Football Club ed in basso l’anno di fondazione. Il gagliardetto ha, inoltre, tre fiocchi tricolori oramai scoloriti  con cui il gagliardetto è annodato all’asta ed un cordino anch’esso originariamente con il colori della bandiera nazionale.

Il Milan utilizzava una similare tipologia di gagliardetto almeno dal 1929, consegnandoli alla squadra avversaria prima di incontri di campionato e, in particolare modo, prima delle amichevoli nazionali o internazionali. Di tale gagliardetto esiste anche una versione che riporta il fascio littorio. Da www.magliarossonera.it, di seguito, alcune foto di questi esemplari.

Gagliardetto con fascio littorio consegnato in occasione della partita amichevole giocata contro il Goteborg nel 1931
Gagliardetto con fascio littorio consegnato in occasione della partita amichevole giocata contro il Göteborg nel 1931
Da oggi un altro piccolo pezzo di storia del calcio entra nel museo virtuale disponibile su www.pennantsmuseum.com.

Questo pentagono di stoffa rossonera è anche la dimostrazione della bellezza del calcio e delle sue intramontabili tradizioni come quella dello scambio del gagliardetto che ancora oggi è la chiara manifestazione del senso di rispetto e dello spirito cavalleresco nei confronti dell’avversario, insiti in una passione chiamata calcio di cui i collezionisti debbono mantenere memoria.

Un particolare ringraziamento a www.magliarossonera.it per le foto

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